Pianta Madre: pianta erbacea grande che può raggiungere anche il metro e mezzo in altezza, è diffusa nei prati freschi , ai margini di fossi e piccoli corsi d’acqua di irrigazione. Appartiene alla famiglia delle Rosacee. La droga è rappresentata dalle sommità fiorite e dal rizoma.
Botanica: ha foglie basali lunghe con lungo picciolo, i fiori, bianchi e rosati, sono riuniti in pannocchie terminali ed emanano un dolce profumo . I frutti sono acheni di piccole dimensioni , avvolti a spirale
Principi attivi: Olio essenziale (salicilaldeide, etilsalicilato, salicilato di metile), Glucosidi salicilici ( salicina, gaultherina, spireina) Flavonoidi (Spireoside, Quercetina, Kaenferolo), Tannini ecc.
Impiego cosmetico: rinfrescante, astringente , antisettica, batteriostatica per pelli grasse e impure.
Storia e tradizione popolare:
Le regine dei prati fanno dondolare i loro mazzetti di fiori candidi e profumati in onore del Dio delle acque.L’infusione dei fiori di Spirea , 50 gr in un litro di acqua calda ma non bollente, è utile nell’influenza nella pratica famigliare. Il nome Spirea deriva dal grego “speira”, in allusione ai frutti a forma di spirale.Il nome botanico deriva da Ulmus (= olcmo) a causa della somiglianza della struttura della foglia come quella dell’olmo.
Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
P. Lieutaghi:”Il libro delle erbe” ed. BUR – 1981
P. Rovesti, U. Boni, G. Patri:”Le erbe” .ed F.lli Fabbri – 1980
R. della Loggia:”Piante Officinali” ed. OEMF – 1993
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