Pianta madre: piccolo arbusto sempreverde della zona boschiva mediterranea appartenente alla famiglia delle Liliace . La droga è costituita dalla radice rizomatosa
Botanica: i fusti sporgenti dagli apici del rizoma sono alti fino a 60 cm, si presentano rigidi e ramificati nella parte terminale . Quelle che sembrano foglie atttaccate ai fusti sono in realtà rametti appiattiti detti cladodi , hanno forma ovale e terminano all’apice in una punta rigida e pungente . Le vere foglie sono molto piccole e stanno al centro dei cladodi . I fiori , di colore verdastro , sono appiattiti all’ascella delle foglie , il frutto è una bacca sferica di colore rosso vivo contenente un seme.
Principi attivi: Saponine steroidali (ruscogenine) , Tannini, Fitosteroli
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Impiego cosmetico: é la pianta elettiva nei trattamenti specifici che riguardano disturbi e alterazioni del microcircolo cutaneo . I suoi estratti infatti , titolati in ruscogenine, mostrano una elevata tollerabilità anche ad alti dosaggi . E’ considerata la pianta cosmetica a tropismo venoso per eccellenza in quanto dotata di elevata funzionalità con proprietà lenitive, protettive, schiarenti disarrossanti e rinfrescanti. Forse il miglior vasoprotettore capillare naturale che si conosca !!!
Storia e tradizione popolare: E’ la pianta tipicamente ornamentale dedicata alle festività natalizie per le sue bacche rosse che addobbano le nostre case in questo periodo dell’anno . E’ detto anche Asparago di bosco perchè i germogli che spuntano dal terreno , bolliti in acqua sino al rammollimento , sono ottimi di gusto ed eccellenti diuretici. Viene anche chiamato Pungitopo perchè i contadini in passato usavano coprire le vivande con i suoi ramoscelli pungenti per proteggerle dai topi che infestavano le dispense .
Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” – storie di piante ed. L’Erbolario – 1999
P. Poggi:”Fitocosmesi il libro” ed. A Oriente – 2010
U. Boni, G. Patri:”Le erbe” ed Fabbri Editori – 1977