Pianta madre: erba perenne con radice carnosa, spesso biforcuta appartenente alla famiglia delle Araliaceae. Cresce nell’Asia orientale, Cina, Maciuria e Corea. Attualmente è largamente coltivato in Corea dove è oggetto di notevole esportazione. La droga , intesa come parte attiva e utile della pianta, è rappresentata dalla radice.

Botanica: pianta erbacea fornita di radice cilindrica-conica con la porzione inferiore intera o divisa in due . Dalla radice spunta un fusto eretto alto fino a 70-80 cm di colore rosso. Le foglie , inserite a circa matà del fusto, hanno un robusto picciolo con margine dentellato, i fiori hanno la corolla con 5 petali di colore rosa. Il frutto è una piccola drupa rossa 

Principi attivi: Saponine triterpeniche tetracicliche rappresentate dai Ginsenosidi Rg1, Fitosteroli ( beta sitosterolo) , Composti Poliacetilenici , Tannini


Impiego cosmetico
: sono ormai numerosi gli studi che hanno dimostrano come i preparati a base di radice di Ginseng promuovono :
 – la sintesi del collagene, in particolare del collagene di tipo 1 e 3  e di fibronectina su cellule di    fibroblasti con un netto miglioramento della stato di rugosità della pelle con rughe meno              marcate e più distese
–  la circolazione sanguinea nei capillari con incremento  di principi attivi verso l’epidermide .
–  l’attività antiossidante con la capacità di bloccare i radicali liberi in sovraproduzione.

 Storia e tradizione popolare: Il Ginseng è una delle più misteriose e antiche fonti di benessere che madre natura abbia mai messo a disposizione dell’umanità.  La delicata leggenda coreana della “pianta-uomo” per la forma e figura umana della radice, ci riporta alla millenaria scienza che affonda le sue radici nel principio dualistico dello YIN e YANG : espansione e contrazione, passività e attività, freddo e caldo. Questo principio condiziona l’individuo nella sua essenza più profonda, dalla cui armonia dipendono la salute e la libertà del corpo e alla cui accettazione come espressione della legge della natura si rifanno il “Pen ts’ ao” ed il “Shang Han Lun” , i più antichi codici cinesi di farmacologia.
Viene considerato una pianta adattogena ed equilibrante , un  rimedio in grado di migliorare l’adattabilità dell’organismo a diverse situazioni di disturbo con aumento della resistenza allo stress , al freddo e alla fatica fisica e mentale. Questa attività pare dovuta alla struttura ormonosimile dei Ginsenosidi i quali costituirebbero degli scheletri molecolari particolarmente sfruttati dal nostro organismo per sintetizzare ormoni di cui è momentaneamente carente. Il Ginseg ha dimostrato anche la proprietà di favorire la sintesi delle proteine, esercitando perciò un effetto positivo nella costruzione della massa muscolare. Da non dimenticare le gradevoli caratteristeche amaro-toniche della radice , sfrutatta in liquori tonici molto pregiati

Autore: Porto Pietro 

Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” – storie di piante ed. L’Erbolario – 1999
P. Poggi:”Fitocosmesi il libro” ed. A Oriente – 2010
G. Proserpio, A. Martelli, GF. Patri :” Elementi di Fitocosmesi” Vol 2 – Ed. Sepem – 1982
R. Della Logia: “Piante officinali”  ed. OEMF  – 1992
U. Boni, G. Patri:”Le erbe” ed Fabbri Editori – 1977

  Da Fitocose

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