Pianta madre: pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Compositae; la droga è costituita dai capolini fioriti . E’ specie protetta
Botanica: è una pianta vivace con rizoma obliquo o verticale; il fusto è semplice, appena ramificato, alto fino a 30cm; tutta la pianta è ricopera da peli e ghiandole. Le foglie formano alla base una rossetta , sono sessili e di forma ovale con margine dentellato. I fiori riuniti a capolino, sono di due tipi: quelli esterni hanno una ligula di colore giallo aranciato, quelli centrali sono piccoli e gialli. Il frutto è un achenio sormontato da un pappo che ne facilita la disseminazione
Principi attivi:
– lattoni sesquiterpenici presenti come elenalina, arnifolina ecc. a cui si deve principalmente l’attività analgesica e antiecchimosi
– triterpeni: taraxasterolo, arnidiolo, faradiolo
– Flavonoidi: apigenina, ispidulina, crisoeriolo
– olio essenziale ( 2-5%): timolo, 4-idrossitimolo dimetiletere, muurolene ecc.
– poliacetileni, acidi organici, caroenoidi, cumarine, frazione polisaccaridica
Impiego cosmetico: Nell’uso esterno l’Arnica trova indicazione principalmente come coadiuvante nella risoluzione di ematomi, edemi da frattura , distorsioni, contusioni, stiramenti muscolari , dolori articolari ecc, viene usata anche per favorisce il drenaggio e allontanare i ristagni di liquidi in eccesso. Svolge inoltre una azione leggermente iperemizzante e revulsiva molto ricercata nei prodotti destinati a stimolare l’attività del follicolo pilifero sul cuoio capelluto.
Storia e tradizione popolare:: è l’erba delle cadute , una panacea per capitomboli, traumi, geloni. Il suo nome deriva dal greco ptarmos che vuol dire starnuto, che fa starnutire. Le popolazioni dell’Alta Savoia l’adoperavano anche come tabacco da pipa da cui il nome “Tabacco delle alpi”
Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” – storie di piante ed. L’Erbolario – 1999
P. Poggi:”Fitocosmesi il libro” ed. A Oriente – 2010
U. Boni, G. Patri:”Le erbe” ed Fabbri Editori – 1977
R. Della Loggia:”Piante officinali per infusi e tisane” ed. OEMF – 1993
M.Rossi:” Tinture Madri in fitoterapia” Studio Edizioni – 1992