Pianta madre: pianta annuale appartenente alla famiglia delle Borragineceae, la droga, intesa come parte attiva della pinta , è rappresentata dai semi da cui si ricava per estrazione a freddo un olio poliinsaturo.

Botanica: pianta erbacea con radice sottile e ramificata , il fusto è carnoso alto fino a 60 cm con la superficie ricoperta da peli lunghi e rigidi. L’infiorescenza è composta da racemi che formano una pannocchia. La corolla ha un bel colore azzurro intenso. Il frutto è un achenio.

Principi attivi: Negli ultimi anni grazie a tecniche estrattive molto sofisticate si sono ottenuti particolari oli vegetale da piante non tipicamente oleaginose. E’ il caso dei semi  Borragine (Borago officinalis) . L’olio in essi contenuto è ricco in acidi grassi essenziali (EFA) che  sono diventati di grande interesse sia in campo dietetico che cosmetico in quanto svolgono una triplice funzione nella fisiologia della pelle:
1) strutturale perché rientrano nella composizione delle membrane cellulari dei cheratinociti epidermici che aiutano a rendere più fluide e meno rigide
2) plastica in quanto sono presenti sia in forma libera che come Ceramidi nel materiale cementante lipidico situato tra i corneociti epidermici
3) biologica in quanto sono precursori delle prostaglandine
Gli acidi grassi caratteristici sono :
Acido Palmitico  C16……14%
Acido Stearico    C18……  5%
Acido Oleico (Omega 9)    C18:1……17%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)    C18:2……36%
Acido Gamma Linolenico (GLA-Omega 6) C18:3…22%

Impiego cosmetico: per il suo elevato tenore in Acido Gamma Linolenico (GLA) , l’olio ottenuto per spremitura dai semi,  svolge un’importante ruolo a livello cutaneo come lenitivo e calmante negli stati irritativi della pelle . L’applicazione maggiormente studiata dell’olio di Borragine riguarda il trattamento della dermatite atopica che colpisce molto frequentemente i bambini, e che è caratterizzata da intenso prurito, arrossamento e desquamazione della pelle. I dati che emergono sull’efficacia di quest’olio nell’eczema atopico ha consentito di ottenere notevoli miglioramenti dei sintomi tipici di questi pazienti, senza causare effetti collaterali rilevanti.

Storia e tradizione popolare: Ispida per setole pungenti non ha ancora imparato ad emettere prima le sue setole sicchè le sue foglie giovani vengono colte soprattutto dai liguri per mangiarle in insalata , nel minestrone  o nei ripeni di ravioli , popette o sughi.  Lo speziale secentesco Durante ha scritto:” si chiama borragine perchè , avendo gran proprietà nelle passioni del cuore , si chiama “caraggine” and’è accaduto che la C si trasformò in B .

Autore: Porto Pietro

Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” – storie di piante ed. L’Erbolario – 1999
P. Poggi:”Fitocosmesi il libro” ed. A Oriente – 2010
G. Proserpio, A. Martelli, GF. Patri :” Elementi di Fitocosmesi” Vol 2 – Ed. Sepem – 1982
U. Boni, G. Patri:”Le erbe” ed Fabbri Editori – 1977

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