Pianta Madre:L’albero del Mandorlo appartiene alla famiglia delle Rosaceae. Originario dell’Asia, ha trovato una vasta diffusione nei paesi del bacino mediterraneo dove viene coltivato su vasta scala . E’una pianta rustica e longeva, che può raggiungere anche i 10m d’altezza. Dalla spremitura per pressione a freddo delle mandorle i ottiene un olio giallo pallido, molto fluido, quasi inodore dal sapore dolciastro e dall’alto valore nutritivo ed emolliente.

Botanica:le foglie lanceolate e sottili sono simili a quelle del pesco, i fiori sono generalmente di color bianco rosato e fioriscono abbondantemente prima della comparsa delle foglie. Il frutto è un drupa di forma ovale allungata che contiene un mandorla che può essere, secondo le varietà, dolce oppure amara e di varia grandezza.

Principi attivi:
Acidi grassi caratteristici:
Acido Palmitico..C16……7%
Acido Stearico..C18…….1%
Acido Oleico (Omega 9)..C18:1….73%
Acido Cis Linoleico (CLA-Omega 6)..C18:2…19%
 
 Impiego cosmetico
L’olio di mandorle dolci è un ottimo rimedio naturale per il massaggio della pelle per renderla morbida grazie alla sua specifica azione surgrassante. Data la sua sicurezza d’uso trova il suo giusto impiego nell’alleviare e lenire la pelle dei bimbi dalle irritazioni da pannolino, dal prurito o semplicemente per proteggere la pelle prima o dopo il bagno o o come struccante per trucchi waterproof. Bene anche sui capelli secchi e sfibrati come impacco prima dello shampo per renderli particolarmente morbidi e docili al pettine
L’olio di mandorle dolci è il classico olio dalle mille risorse e usi che non dovrebbe mai mancare tra i rimedi cosmetici di pronto impiego. E’innocuo, gradevole nell’aspetto e nell’odore , difficilmente irrancescibile per la presenza di acido oleico in alta percentuale. I
 
 
Storia e tradizione popolare:
La vista di un Mandorlo in fiore non poteva non alimentare una leggenda per spiegare l’origine di questa bellissima  pianta: Fillide , principessa di Tracia, amava il figlio di Teseo, Acamante che partì con gli Achei  per la guerra di Troia. Passarono 10 lunghi anni senza sue notizie e Fillide si convinse che Acamante fosse morto in conbattimento e si lasciò morire dalla disperazione . La dea Atena . commossa da questa storia d’amore, trasformò Fillide in uno spendido albero , il Mandorlo. Ma Acamante non era morto  e tornò dalla guerra cercando Fillide  e…trovò l’albero che abbracciò . La pianta , per ricambiare l’abbraccio , fece prorompere dai suoi nudi rami non foglie ma fiori . 
 
     
Autore: Porto Pietro 

Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” ed. L’Erbolario – Lodi  1999
P. Poggi:”Fitocosmesi”  ed. A oriente – 2010
P. Rovesti, U. Boni, G.Patri:”Le Erbe” ed F.lli Fabbri editori – 1980


 
 
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