Pianta Madre:  E’ un piccolo albero alto fino a 5 m, originario dell’Himalaja  e da molti secoli coltivato  in tutta l’area mediterranea.  Appartiene alla famiglia delle Rutacee e  la droga è costituita dai boccioli fiorali per la maggior  parte ancora chiusi


Botanica: 
ho foglie ellittiche , sepreverdi a margine intero. I fiori profumati a simmetria raggiata sono bianchi , hanno 5 petali punteggiati e numerosi stami . Il frutto è una bacca detta esperidio

Principi attivi : 
si caratterizza per la molteplicità delle essenze estratte sia dalla Scorza che dalle Foglie ( Petit-grain) e dai Fiori ( Neroli).
Dalla Scorza: Limonene( fino al 92%),  Acetato di Linalile, Acetato di Ottile, Pelargonato di Decile, Aldeidi nonilica, decilica ecc , Alcoli liberi come Linalolo, Nerolo, Nerolidolo
Dai Fiori( Neroli): Linalolo, Acetato di Linalile,Antralinato di metile, Limonene,  Nerolidolo
Dalle Foglie e Rametti( Petitgrain): Acetato di Linalile, Linalolo Flavonoidi,Cumarine Carotenoidi

Impiego cosmetico: l’essenza di Neroli , ottenuta per distillazione dei fiori freschi. è molto usata in profumeria per la preparazione delle note di testa di molti profumi famosi. E’ un ottimo antisettico cutaneo anche se è scarsamente adoperata a questo scopo . Viene impiegata come blando sedativo e dermopurificante in lozioni  e preparati per il massaggio. Un bagno serale , una crema per il corpo o un profumo a base di olio  essenziale di Fiori di Arancio come l’Aqua  Admirabilis, possono farci dimenticare tutti i problemi di una giornata faticosa.

Storia e tradizione popolare:
Fu la principessa di Nerola che introdusse l’olio dei fiori di Arancio amaro nella società italiana del XV|| secolo. Anna Maria amava talmente questo profumo che ne impregnava i guanti, le carte da lettera, gli spilloni per i capelli e , naturalmente,  il bagno. Le dame  e i cavalieri del suo nobile circolo si lasciarono presto sedurre da questa fragranza soave e la moda si propagò. Per ricordare la donna che tanto l’amava, l’essenza di fiori di Arancio amaro da allora si chiamò Neroli. I tre oli essenziali dell’Arancio amaro, scorza, foglie e fiori,   assieme a quello di Bergamotto e Limone formano la base della storica “Acqua di Colonia”. Per la verità il nome iniziale delle miscela delle essenze diluite in alcol era ” Aqua Admirabilis” e pare che la ricetta fosse di Gian Paolo Feminis, merciaio di Santa Maria Maggiore vicino a Domodossola. Questi passò la ricetta a Giovanni Maria Farina che , trasferitosi a Colonia, la rese poi famosa con il nome di “Aqua di Colonia”

 

Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” ed. L’Erbolario – Lodi  1999
P. Rovesti, U. Boni, G.Patri:”Le Erbe” ed F.lli Fabbri editori – 1980
G. Proserpio, A.Martelli e G.F. Patri:” Elementi di Fitocosmesi”  ed. Sepem – 1982
R. Della Loggia:”Piante officinali pe rinfusi e tisane” ed.OEMF  – 1993
Susanne Ficher R:” Profumi celestiali”  ed Tecniche Nuove  – 1989

 

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