Pianta madre: è una pianta erbacea biennale nota anche come “Cardo della Madonna” appartenente alla famiglia delle Asteracee . La droga è rappresentata dai frutti maturi privati del pappo, talvolta impropriamente chiamati”semi”

Botanica: la pianta è quasi completamente glabra ma  ricoperta di spine. Le foglie , lunghe 30-40 cm, hanno la superficie macchiata di bianco , i fiori sono riuniti in capolini posti al termine dei lunghi rami ed hanno la corolla di colore rossastro. Il frutto è un achenio di colore scuro sormontato da un pappo a setole biancastre

Principi attivi:
 
il frutto è caratterizzato dal contenere una miscela di Flavolignani ( 1,5-3%) che vanno  sotto il nome di Silimarina ma che in effetti è costituita da un insieme di 4 isomeri: Silibina, Silicristina, Silidianina e Taxifolina.
 Impiego cosmetico : come antiossidante previene il danno a carico delle membrane cellulari inibendo lo sviluppo di radicali superossidi prima che possano iniziare la loro azione demolitrice sulle cellule cutanee . La Silimarina è in grado di promuovere la sintesi di collagene 1 e dell’elastina in fibroblasti di cute umana e quindi di prevenire i danni dovuti a perdita di tono ed elasticità della pelle. E’ pure stata confermata per la Silimarina un’attività lenitiva e antiarrossamento  attraverso diversi meccanismi di inibizione della sintesi di Leucotrieni e Prostaglandine. Preparati concentrati di Cardo mariano sono oggi utilizzati in preparati cosmetici ad azione schiarente contro le macchie della pelle . Questo in relazione al fatto che la Silimarina presenta la proprietà di inibire l’attività della Tirosinasi, enzima indispensabile per la produzione di melanina sulla pelle.
Storia e tradizione popolare: il termine specifico marianum ( di Maria) secondo varie credenze, potrebbe avere  attinenze con la Madonna. Una leggenda narra infati che Maria nascose sotto le fronde di questa pianta il Figlio durante la fuga in Egitto. Le foglie , per difendere il piccolo , si coprirono di aculei pungenti
Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” ed. L’Erbolario – Lodi  1999
P. Poggi:”Fitocosmesi”  ed. A oriente – 2010
P. Rovesti, U. Boni, G.Patri:”Le Erbe” ed F.lli Fabbri editori – 1980
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