Pianta madre: appartiene alla famiglia delle Rosacee a cui dà il nome. La droga è costituita dai petali dei fiori. Ci sono solo due posti al mondo dove clima, terreno ed altri fattori ecologici hanno favorito lo sviluppo di questa rosa, regina fra tutte per il suo profumo inebriante: la “valle delle Rose” a Kazanlik in Bulgaria e la valle di Isparta in Turchia.

 Botanica: è piccolo  arbusto con portamento cespuglioso che può arrivare in altezza  fino a 150 cm. I fusti hanno molte spine con molti rami.Le foglie sono verde chiaro e sono 7pennate. I fiori sono rosa, con sottotoni bianchi e hanno esattamente 30 petali. Emanano un profumo molto potente. Misurano all’incirca 5 cm di diametro.
 
Principi attivi : I componenti caratteristici di quest’olio essenziale sono : geraniol (fino al 75%), citronellol (20%) e nerol (20%), e idrocarburi come il nonadecane o l’ heneicosane (fino al 10%). Un componente-traccia importante dell’olio di rosa è il ß-damascenone che, malgrado la sua concentrazione molto bassa (0.01%), ha una notevole influenza sulla qualità dell’olio essenziale: insieme con composti come il ß-damascone e ß-ionone, si forma per degradazione enzimatica dai carotenoidi presenti nei petali!
Un’altra caratteristica dell’odore di Rosa è il 2-phenyl ethanol, che durante la distillazione si accumula nell’acqua di rose che distilla, conferendo ad essa il suo caratteristico profumo molto diverso dall’essenza pura.Dalla distillazione di 100kg di fiori freschi di rosa damascena si ricavano circa 10 g di assoluta .In alternativa estraendo con solvente tipo esano si ottiene una massa cerosa e scura che prende il nome di concreta. La resa in questo caso può arrivare anche a 10 volte quella ottenuta per distillazione con il vantaggio che la concreta conserva meglio la fragranza originaria per la presenza anche del 2-phenyl ethanol.
 
Impiego cosmetico: debolmente astringente, rinfrescante , profumante . L’essenza usata in profumeria avrebbe secondo alcuni proprietà afrodisiache. Storia e tradizione popolare:La Valle delle Rose
Le prime piantagioni di rose sorsero a partire dal xvii intorno alla città di Kazanlik nella Bulgaria centrale e quindi si estesero nella valle compresa tra le catene montuose di Stara Planina e Sredna Gora che prese in seguito il nome di Valle delle rose.
Da lì la varietà di rosa “Kazanlik” fu portata in Turchia dai commercianti ottomani durante gli spostamenti di popolazioni che seguirono la guerra tra Russia e Turchia nel 1878. Le rose bulgare di Kazanlik furuno piantate in vari posti ma prosperarono solo nei terreni vulcanici e sabbiosi intorno a Isparta ed è qui, in questa regione della Turchia, che oggi che si concentra la produzione di rose da profumo più alta nel mondo.
Una ricetta araba a base di petali di rosa guarì in sette mesi la moglie del vicerè del Portogallo  afflitta da ulcere ai polmoni.” Guarì e venne onorata di una bellezza nuova che rifletteva dal suo viso l’eclat della Rosa e dopo pochi mesi ebbe un figlio”. La ricetta miracolosa è : 10 g di petali polverizzati , 20gg di acqua di Rosa, 65 g di zucchero, 6 g di glicerina”.
Detto popolare: le rose cascano, le spine restano. Una piccola poesia :
 
C’è un’ape che si posa
su un bottone di rosa
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato la felicità 
è una piccola cosa (Trilussa)
 
Autore: Porto Pietro
 
Bibliografia:
R.Della Loggia:”Piante Officinli per infusi e tisane”  ed OEMF  -1998
P. Rovesti, U. Boni, G. Patri:”Le Erbe” Fratelli Fabbri ed. 1980
G.Proserpio:”L’Ossicrizio” storie di piante  ed. L’Erbolario  Lodi – 1999
 
 
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