Pianta madre: detta anche Mentha spicata o Mentastro verde , è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiacee . Ha la caratteristica di presentare una infiorescenza simile ad una spiga da cui il nome. La droga , intesa come parte attiva della pianta, è rappresentata dalle foglie e dalle sommità fiorite .È molto diffusa allo stato spontaneo ed è quella che più frequentemente ritroviamo quando facciamo delle passeggiate in campagna

Botanica:Il mentastro verde presenta lunghe foglie zigrinate, opposte, ovato-lanceolate e seghettate ai margini. e steli a lancia di colorazione rossastra. Anche le sommità fiorite prodotte da questo tipo di menta sono diverse rispetto ad altre varietà , sono di colore rosa-viola riuniti in una spiga fusiforme all’apice degli steli.

Principi attivi: Olio essenziale: Carvone, Diidrocarvolo acetato, Limonene, Isopulegyl acetato, altri monoterpeni;  Tannini, Falvonoidi

Impiego cosmetico:più che gli estratti di Menta spicata , la cosmesi utilizza l’olio essenziale che vanta azione rinfrescante,antipruriginosa, anestetica e antisettica. Le applicazioni più comuni riguardano l’igiene orale come dentifrici e colluttori per gargarismi, . Si usa in bagni stimolanti e deodoranti per la pelle , crema da massaggio abbinata alla menta piperita e alla Canfora per dare un aroma meno pungente e più delicato.

 Storia e tradizione popolare: Ampiamente utilizzata tanto dai greci, quanto dai romani, la mentha viridis detta anche “dolce”  è molto apprezzata ancora oggi anche in Europa, soprattutto tra i popoli anglosassoni, dove trova un largo impiego nella realizzazione di ricette zuccherine e deliziose tisane salutari. A Cuba assume il nome di “herba buena”, a sottolineare le proprietà terapiche di una pianta, che a volte, anche in Italia, viene chiamata con il nome di Bonamenta.
La menta dolce viene con grande soddisfazione in cucina, dove viene largamente impiegata in combinazione con cioccolata e nutella per la realizzazione di deliziosi dolci. Gli appassionati di frutta amano inserire la menta dolce nelle ricette a base di cocco e anche fragole, ma le possibilità d’impiego in cucina di un’erba di questo tipo, soprattutto quando è fresca, sono davvero tantissime.

Autore: Porto Pietro 


Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” – storie di piante ed. L’Erbolario – 1999
R. Della Logia: “Piante officinali”  ed. OEMF  – 1992
U. Boni, G. Patri:”Le erbe” ed Fabbri Editori – 1977Peumus boldus leaf extract

 

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