Pianta Madre: L’Altea appartiene alla famiglia delle Malvacee assieme alla Malva e alla famiglia illustre del Cotone. E’ detta anche Bismalva perchè ritenuta due volte più efficace della Malva. La droga è rappresentata dai fiori , dalle foglie e dalla radice.
Botanica: è una pianta erbacea perenne , vivace, che s’innalza sovente per più di 1 metro con foglie molto vellutate , biancastre la cui morbidezza sembra già annunciare le proprietà addolcenti. Le foglie hanno un corto picciolo con la base a forma di cuore e l’apice acuto , sono dentate irregolarmente o divise in tre-cinque lobi, talvolta pieghettate come un ventaglio. I fiori sono grandi inseriti all’ascella delle foglie , sono formati da un calice di 5 sepali e da 5 petali di colore variabile dal bianco rosato al porporino.
Principi attivi: mucillagini composte da polisaccaridi ad elevato peso molecolare in cui è presente principalmente ramnosio, galattosio, acido galatturonico, seguono pectine, amido, asparagina, lecitina. Nella droga sono stati identificati anche alcuni derivati flavonici quali quercitina, Kaemlferolo, acido caffeico ecc.
Impiego cosmetico: le mucillagini hanno la caratteristica di rigonfiarsi e inglobare una elevata quantità di acqua quando messe a contatto con un liquido idrofilo generando così una soluzione viscosa . Una volta applicati sulla superficie cutanea creano un film protettivo,sottile ed elastico in grado di trattenere acqua dall’ambiente esterno e di cederla allo strato corneo impedendo che si verifichi una perdita di acqua per via transepidermica. Ne risulta una migliore morbidezza , elasticità e tonicità della pelle . Agli estratti di Altea è stata sperimentalmente riconosciuta anche un’azione inibente la jaluronidasi , l’enzima che degrada l’acido jaluronico , un importante agente ritentivo di acqua del tessuto epidermico. In cosmetica il loro uso è indicato in funzione delle marcate proprietà emollienti, protettive cutanee
Storia e tradizione popolare: nella pratica popolare c’è l’eccellente abitudine di far masticare ai bambini durante la dentizione un pezzetto di radice di Altea. Usate però la precauzione di scottare la radice prima di dargliela e di scegliere un pezzetto lungo, onde impedire che possano inghiottirlo per inavvertenza.Essa calma l’infiammazione delle gengive, e la mucillagne che essi inghiottono facilita il vuotamento dell’alvo. Questo sistema è assai preferibile al ciuccio di gomma con il quale si istruisce troppo spesso la bocca dei poveri bambini.
autore: Porto Pietro
Bibliografia:
G. Proserpio:”L’Ossicrizio” – storie di piante ed. L’Erbolario – 1999
P. Poggi:”Fitocosmesi il libro” ed. A Oriente – 2010
U. Boni, G. Patri:”Le erbe” ed Fabbri Editori – 1977
P. Lieutaghi:” Il libro delle erbe” ed. Rizzoli – 1981
G. Proserpio. A. Malpede, AM: Massera:”Fitocosmetopea Sinerga” ed. Sinerga – 1995