Pianta madre: è conosciuta con il nome di Fiordaliso, appartiene alla famiglia delle Asteracee, la droga è rappresentata dai capolini fioriti.
Botanica: è una pianta annuale che predilige luoghi erbosi incolti ma dove è più comune trovarla è nei campi di grano dove non viene fatto uso di diserbanti. Le foglie sono verdastre o più spesso bianche per un denso tomento, i fiori sono riuniti in capolini solitari all’apice dei rami, hanno la corolla tubolare molto allungata e divisa in cinque lobi e sono azzurri. Il frutto è un achenio biancastro; nella parte superiore è inserito il pappo.
Principi attivi: Antociani, flavonoidi, lattoni, tannino, saponine
Impiego cosmetico: astringente, lenitivo
Storia e tradizione: purtroppo l’azzurro e il porpora dei biei fiori che occhieggiavano un tempo tra le messi dorate , vanno lentamente scomparendo per l’uso indiscriminato di diserbanti che ci stannno privando delle bellezze della natura ma anche della genuinità dei suoi prodotti migliori . Il principale impiego del Fiordaliso è in campo oculistico ; oltre all’acqua distillata si può ricorrere al più uso casalingo di infuso al 2% come collirio o al decotto per lavaggi e impacchi palpebrali. Il Fiodaliso fu l’emblema della casata di Guglielmo l Imperatore di Germania . Si racconta che la scelta del fiore avvenne perchè il monarca ricordava che in gioventù si era nascosto in un campo di grano per sfuggire ai soldati di Napoleone ed aveva trascorso il tempo facendo mazzolini di Fiordaliso. Tenero no?