Pianta madre:Il rosmarino (Rosmarinus officinalis, L., 1753) appartiene alla famiglia delle Labiatae. La droga è costituita dalle foglie
Botanica: originario dell’area mediterranea, è un arbusto con foglie sempreverdi alto alcune decine di cm fino a 2-3 metri.; il tronco ha la corteccia che si sfoglia in strisce di colore marrone scuro. Le foglie sono coriacee, persistenti con forma strettamente lineare , la superficie superiore è verde lucida , l’inferiore è bianca per la presenza di un fitto tomento composto da peli frammisti a ghiandole pilifere. I fiori hanno la corolla azzurra , tubolare divisa in due labbra
Principi attivi: il Rosmarino è particolarmente ricco di un olio essenziale che contiene una miriade di componenti terpenoidi (1,8-cineolo, canfora, pinene, borneolo, limonene, verbenolo, linaloolo, terpineolo ecc.) diterpeni (carnosolo, rosmanolo, rosmandiale, ac, carnosilico) flavonoidi (diosmedina, apigenina, luteolina) e acidi fenolici (rosmarinico, clorogenico, caffeico)
Impiego cosmetico: a prescindere dal tradizionale impiego cosmetico del suo olio essenziale con attività più che consolidata come rinvigorente, stimolante, dermopurificante ecc. , è il suo estratto ricco in diterpeni che ha dimostrato di possedere una forte attività antiossidante in grado di inibire sia fenomeni di irrancidimento all’interno del cosmetico che di prevenire alterazioni di carattere ossidativo sui lipidi di superficie indotti da radicali liberi. confermandosi un potente antiossidante naturale.
Storia e tradizione popolare:
Migliaia di anni fa,quando non si poteva contare sulle moderne tecniche di refrigerazione, i popoli antichi notarono che avvolgendo la carne in foglie sminuzzate di rosmarino , questa si conservava meglio e acquistava anche una fresca fragranza e un aroma gradevole. La capacità del Rosmarino di conservare la carne ha indotto a credere che potesse servire anche a conservare la memoria: gli studenti greci si adornavano con ghirlande di Rosmarino per potenziarla.
Fra le preparazioni cosmetiche a base di Rosmarino che ebbero in passato maggior risonanza , va annoverata l’acqua della Regina d’Ungheria, attribuita alla Regina Elisabetta sposa di Carlo l re d’Ungheria ma descritta da un’altra regina di nome Isabella che ne fornì anche la formula:”Io Isabella regina di Ungheria di anni 72, inferma nelle membra e affetta da gotta, ho adoperato per un anno intero la presente ricetta datami da un eremita mai da me conosciuto la quale produsse su di me un così salutare effetto che sono guarita ed ho riconquistato forze sino al punto di sembrare bella a qualcuno . Il re di Polonia mi voleva sposare ma rifiutai per amore di Gesù.
” prendete acqua distillata quattro volte 30 once, 20 once di fiori di Rosmarino, ponete tutto in vaso ben chiuso per lo spazio di 50 ore poi distillate con un lambicco al bagnomaria. Prendete una volta la settimana una dramma di questa pozione con qualche altro liquore. Lavate con essa il viso tutte le mattine e strofinate con essa le membra malate. Questo rimedio rinnova le forze , solleva lo spirito , pulisce le midolla, dà nuova vita , restituisce la vista e la conserva per lungo tempo”
Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
P. Poggi:”Fitocosmesi il libro” ed. A Oriente srl – 2010
M.Rossi:”Tinture Madri” Studio Edizioni – 1992
R.Della Loggia:”Piante Officinli per infusi e tisane” ed OEMF -1998
P. Rovest, U. Boni, G. Patri:”Le Erbe” Fratelli Fabbri ed. 1980
G.Proserpio:”L’Ossicrizio” storie di piante ed. L’Erbolario Lodi – 1999
M. Castleman:”Le Erbe curative” ed. Tecniche Nuove – 1991
Da Fitocose
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L’estratto di Rosmarino ( Rosmarinus officinalis extract) grazie alle sue proprietà antiossidanti viene utilizzato nella maggior parte delle nostre formule per evitare che i grassi presenti si alterino o irrancidiscano.