C’era una volta  un re”… diranno subito i miei lettori.
Mi  dispiace deludervi perchè  non è proprio  così che intendo  iniziare questo racconto . Sarebbe meglio dire : c’era una volta un pezzo di Italia che non vorremmo ci fosse  per le cose che ci sono capitate e adesso  vi spiego anche il perché.

Molti di voi  ci hanno sollecitato  più volte nelle ultime settimane  chiedendoci notizie della linea solare Color Carota , perché era sparita dal sito, come mai ecc. ecc. Cosa era successo ? A parte i problemi di colorazione intensa che aveva dato su indumenti nella prima versione poi modificata , da parte nostra prima di rimetterla  in vendita sul sito , per scrupolo , avevamo deciso di rifare il Fattore di protezione in vitro SPF secondo la stessa metodica che abbiamo riportato sulle schede dei nostri prodotti :  il metodo Diffey –Robson
Prepariamo quindi i nuovi campioni e decidiamo di inviarli ad un nuovo laboratorio di fama internazionale ,  leader nel settore dei controlli sui solari.
Voi direte come abbiamo pensato anche noi : meglio di così? 
Dopo qualche settimana ci mandano una e.mail di risposta con i risultati.
Con  grande nostra sorpresa  i valori degli SPF di tutta la linea sono stranamente  bassi, ,ben al di sotto dei valori ipotizzati e già , per intenderci,  dove ci aspettavamo una protezione molto alta,  il valore da loro calcolato era ben al disotto al di sotto dei valori della bassa protezione. 
Increduli rifacciamo gli stessi controlli secondo la stessa metodica presso l’altro laboratorio con cui li avevamo fatti l’anno precedente per capire chi era tra i due laboratori poteva essere dalla parte della ragione . Dopo qualche giorno ci arrivano i risultati e i valori calcolati  sono di ben 10 volte superiori  a quelli calcolati dal primo laboratorio . Per intenderci , dove era stato calcolato un valore di SPF4 , il secondo laboratorio l’aveva calcolato in spf 40
Capite ? ma vi sembra possibile che lo stesso campione analizzato con lo stesso metodo da due laboratori  fra i più quotati in Italia e presso i quali si appoggiano la maggior parte delle aziende cosmetiche in Italia , possa dare valori così estremi ? 
Che si fa ? Decidiamo di inviare  una e.mail al primo laboratorio  dicendo che una seconda analisi fatta presso un’altra struttura  ci ha dato valori 10 volte maggiori. 
Stessa cosa facciamo anche con il secondo  laboratorio  chiedendo  come mai  un altro laboratorio ci ha dato valori  10 volte inferiori  al loro calcolo .

Ecco le risposte:

1° laboratorio:
Buongiorno Dr….,
le confermo che il substrato utilizzato è lo stesso PMMA plates Schonberg, la quantità pesata è differente in quanto con questo tipo di substrato la dose consigliata è di 0.75 mg/cm2.
Confermo che il metodo è il diffey robson in entrambi i casi.
Noi utilizziamo un diverso spettrofotometro, il Labsphere UV-2000S (UV trasmittance analyzer).
Tuttavia una differenza così elevata mi sembra molto strana, Le chiedo se i campioni inviati a noi e all’altro laboratorio appartengono allo stesso lotto di produzione e se sono stati  prelevati nelle stesse condizioni. Se mette a confronto i due spettri di assorbimento può notare che sembrano differenti:            

2° laboratorio
gentiel Dr…
ho attentamente letto il documento che mi ha inviato.

Ho notato che la formula con cui viene calcolato il valore SPF è diversa rispetto a quella utilizzata nel nostro laboratorio e riportata sulla pubblicazione Diffey-Robson; mi sembra di capire che l’altro laboratorio utilizzi infatti uno strumento dedicato che ha probabilmente un software integrato in cui sono stati impostati algoritmi diversi rispetto a quelli previsti nel metodo tradizionale. Probabilmente questo comporta anche un sistema di acquisizione degli spettri di assorbanza/trasmittanza del campione leggermente diversi, che giustificano la diversa formula di calcolo. Naturalmente questo è abbastanza insufficiente per spiegare la forte differenza nei risultati dei due test, ma ci dice che i due metodi impiagati non sono del tutto sovrapponibili ed evidentemente questo caso mette in evidenza i limiti della determinazione in vitro. Come diceva Lei, un test in vivo può sicuramente spiegare come si colloca realmente la protezione del campione.

Ecco il motivo per cui abbiamo tardato a pubblicare tutta la linea solare color carota
Mi chiedo a questo punto chi ha ragione
Vi lascio con qualche perplessità  sono sicuro .  Da parte nostra abbiamo risolto il problema dell’SPF appoggiandoci ad terzo laboratorio secondo il proverbio : , trai due litiganti…ecc.
Personalmente ho deciso di mettermi al sole , tempo permettendo, e calcolare in  quanto tempo mi arrostisco .. . dite che riesco a calcolare l’ SPF ? Sara attendibile poi?  
Potete anche farlo voi ma ve lo sconsiglio , meglio la tintarella di luna a questo punto  C’era già qualcuno che negli anni 60 decantava la :tintarella di Luna, tintarella colorata ….

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