SILIMARINA ANTIAGING : la risposta vegetale all’acido retinoico

Il Silybum marianum è una robusta pianta annuale che cresce in terreni secchi e rocciosi in Europa e in alcune aree degli Stati uniti. E comune nell’Italia meridionale e nelle isole dove lo si ritrova spesso come come pianta infestante . Il fusto ramificato raggiunge i 30-90 cm d’altezza e sostiene lucenti foglie di colore verde con margini spinosi  e dentellati  ed evidenti striature bianche lungo le venature. I fiori sono singoli e di colore porpora – rossiccio, con brattee che terminano in spine appuntite. Le parti aeree della pianta sono edibili e vengono cucinate più o meno come il carciofo . La stagione della fioritura va da Giugno ad Agosto.

La droga è rappresentata dai frutti detti acheni muniti di un pappo bianco vistoso.

L’estratto
La Silimarina è una miscela standard di Flavanolignani costituita principalmente da Silibina, Silidianina e Silicrisina in un rapporto 3:1:1
I vantaggi in termini di salute  che si ottengono  dall’impiego del Cardo mariano  si devono principalmente alla  presenza di Silibina che risulta tra tutti il principale responsabile dell’attività di questa pianta

Studio  comparativo: Silimarina vs  acido Retinoico = SILIMARINA ANTIAGING
Se l’acido Retinoico porta dei vantaggi notevoli alla pelle come il miglioramento della luminosità per azione esfoliante e la distensione e riduzione delle piccole rugosità di superficie,  è anche accusato di essere un irritante cutaneo in quanto stimola la secrezione di citochine proinfiammatorie come IL-1 alpha ed è sospettato di danneggiare il  DNA quando viene esposto alle radiazioni solari  UVA. Ne è vietato l’uso nei cosmetici 
La Silibina invece ,oltre a dimostrare  la capacità inibitorie sullo stress ossidativo ( vedi articolo:” Il Cardo mariano” su questo sito) ha dimostrato  un’attività antiaging simile e paragonabile a quella svolta dall’acido retinoico e di apportare alla pelle  gli stessi miglioramenti sul fotoinvecchiamento (sunlight induced skin ageing) e sulla funzione barriera cutanea   senza senza però manifestare  gli effetti collaterali  come l’irritazione e l’arrossamento .

Attività
La Silimarina ha dimostrato di ridurre in modo significativo l’espressione delle citochine proinfiammatorie agendo direttamente sul fattore di trascrizione Nf-Kb (Nuclear trascription factor)
Il suo impiego nelle preparazioni ad uso topico migliora la compatezza del tessuto cutaneo  stimolando l’espressione delle proteine della membrana basale  Laminina-5 e Integrina B4 coinvolte nella organizzazione della matrice extracellulare.

Autore: Porto Pietro

Bibliografia
.S.Kitajima,K.Yamaguchi:”Silybin from Silybum marianum seed inibits confluent-induced keratinocytis  differentiation as effectively as Retinoic acid without inducing infiammatory cytokine”  J.Clin.biochem.nutr., 45  pag.178-184 – September 2009
-A. Svobodova, A. Zdarilova:“Attenuation of UVA-induced damage to human keratinocytes by Silymarin”  Journal of  Dermatological Science – ( 2007) 46,21-30 
– A. Bindoli, L.Cavallini:” Inhibitory action of Silymarin of Lipid peroxide formation in rat liver, mitochondria and microsomes”  Biochemical pharmacology vol.26 pp 2405-2409 –  Pergamon Press
– Documentazione INDENA

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