La Glicerina o Glicerolo è un triolo, ovvero un composto organico nella cui struttura sono presenti tre gruppi molto affini all’acqua che funzionano come piccole spugne : gli idrossili O-H
A temperatura ambiente è un liquido sciropposo , incolore, untuoso al tatto, igroscopico , inodore di sapore caldo e dolce. Industrialmente viene ottenuto dalla lavorazione del sapone
come sottoprodotto della reazione di saponificazione che genera il sale-sapone.
Pelle e glicerina.
La nostra epidermide si compone di due parti fondamentali : una vitale, abitata da cellule chiamate cheratinociti, suddivisa in strato basale, spinoso e granuloso ed una cornea distinta in strato compatto e disgiunto in cui le cellule prendono il nome di corneociti .
La glicerina si trova naturalmente negli strati vitali della nostra epidermide dove svolge un ruolo fisiologico di notevole importanza . La sua origine è molteplice perché proviene da più fonti :
1) dalle ghiandole sebacee ad opera di enzimi batterici chiamati lipasi che idrolizzano i trigliceridi del sebo dando origine ad un continuo apporto di glicerina , che insieme agli acidi grassi liberati dalle lipasi va a incrementare l’igroscopicità dello strato corneo .
2) dal processo di cheratinizzazione attraverso l’idrolisi dei fosofolgliceridi contenuti in corpuscoli dello strato granuloso dell’epidermide chiamati cheratisomi.
I cheratinosomi sono piccole vescicole ripiene di materiale grasso impacchettato che una volta liberato nel bel mezzo delle cellule cheratiniche andrà a formare,dopo successive trasformazioni enzimatiche, le ceramidi .
3) da un’apporto costante attraverso i cosidetti canali di Acquaporina .
Le Acquaporine costituiscono una famiglia di canali molecolari diffuse sulle membrane celulari dei cheratinociti , adibiti a facilitare gli spostamenti d’acqua indotti da gradienti osmotici.
Gli strati vitali dell’epidermide presentano un contenuto idrico elevato che è garantito da un libero movimento delle molecole di acqua. Tale situazione si realizza con il concorso dei canali di Acquaporina abbondantemente distribuiti sulla superficie delle cellule.
Si è scoperto recentemente che la loro funzione è anche quella di pompare glicerina dal derma e dagli strati profondi della pelle verso la superficie cornea dove la glicerina concorre a incrementare la quota di tutte quelle sostanze che fanno parte del potere igroscopico dello strato corneo o WHC(Water holding capacity ).
L’apporto di glicerina verso la superficie epidermica rappresenta un cardine fondamentale dell’idratazione cutanea fisiologia
Al di sotto dell’epidermide si trova il derma .La sua idratazione è relativamente importante poiché è funzione della stessa sua composizione e poco influenzabile dall’ambiente esterno.
Tuttavia il suo contenuto di acqua riveste una notevole importanza ai fini della tonicità della cute. Solo in condizioni di malnutrizione o disidratazione dell’individuo anche il derma subisce la riduzione del contenuto di acqua e non è certo la glicerina applicata sulla pelle in alta concentrazione a disidratare la pelle . Nel derma ci sono i Glucosaminoglicani ( acido jaluronico , dermatan solfato, condroitin solfato ecc) che hanno un ruolo fondamentale nel legare l’acqua che proviene dalla circolazione ematica. Da un punto di vista cosmetologico è difficile interferire con il contenuto idrico del derma .
Glicerina nella tecnica cosmetica
La glicerina è una sostanza solubile in acqua in tutte le proporzioni; viene definita igroscopica e umettante perché ha la facoltà di trattenere e legare l’acqua indipendentemente dal variare delle condizioni di umidità atmosferica. Questa azione è di primaria importanza nella tecnica cosmetica perché , se si escludono gli oleoliti e taluni sistemi anidri ( unguenti, polveri ecc,) la stragrande maggioranza delle forme cosmetiche presenta alte percentuali di acqua. Per rendere tali prodotti facilmente applicabili e scorrevoli sulla pelle, risulta indispensabile l’impiego di una sostanza come la glicerina. Infatti in dosi variabili , fissa e trattiene l’acqua della preparazione , evita la disidratazione e l’essicamento del prodotto cosmetico durante la fase di stoccaggio e consumo e dona un buon sapore e aroma a molti dentifrici e colluttori. Recenti ricerche hanno riscontrato che l’attività idratante del glicerolo è strettamente dipendente dalle caratteristiche del veicolo. Infatti per contrastare la secchezza cutanea e aumentare il suo contenuto idrico della pelle , nella tecnica cosmetica si utilizzano normalmente ingredienti che sfruttano due meccanismi :
1) l’azione occlusiva attraverso l’uso di sostanze di natura grassa che bloccando la perdita d’acqua dagli strati profondi della pelle (perspiratio insensibilis) causano un’imbibizione degli strati superiori del corneo
2) l’azione umettante con sostanze di natura idrosolubile (come la glicerina) che legando in modo variabile secondo la loro natura l’acqua presente nei cosmetici , trattengono l’umidità ambientale e quella proveniente dagli strati superiori mediante l’attrazione elettrostatica esercitata dai gruppi ossidrili . Nelle emulsioni cosmetiche i due meccanismi convivono con la prevalenza dell’uno o dell’altro in modo più o meno accentuato a secondo del tipo di prodotto.
E’ probabile che a determinare le proprietà eudermiche della glicerina concorrano anche altri meccanismi d’azione perché se si confrontano le caratteristiche fisico-chimiche e l’attività idratante in vivo della glicerina con quelle di altri suoi polimeri come il diglicerolo o triglicerolo, si osserva che questi ultimi, nonostante i maggiori gruppi idrofili di cui sono dotati , risultano nettamente meno efficaci nel normalizzare una pelle disidratata
La funzionalità della glicerina non si limita alla sola funzione umettante ma sono stati osserati altri meccanismi d’azione che coinvolgono per esempio i lipidi interconeocitari ( quelli liberati dai cherationosomi sotto forma pacchetti) . La presenza di glicerina evita che questi grassi fondamentali per l’idratazione cutanea assumano nella condizione di secchezza un’eccessiva rigidità e fragilità. E’ anche capace di regolarizzare la desquamazione della pelle ristabilendo il normale funzionamento delle proteasi addette alla lisi dei corneosomi ( ponticelli di saldatura tra le cellule cornee) così da risolvere gli stati di ipercheratosi associati alla disidratazione. Inoltre è in grado di attenuare le irregolarità che la pelle secca induce nel microrilievo cutaneo. Infine può accellerare il ripristino di una barriera cutanea danneggiata anche grazie ad un effetto favorevole sulla maturazione dei corneociti .
In conclusione:
La glicerina è una sostanza necessaria e indispensabile per poter ottenere cosmetici gradevoli e funzionali. Indipendentemente dal ruolo fisiologico che svolge , la sua presenza nelle preparazioni cosmetiche risulta indispensabile per le sue proprietà igroscopiche,umettanti e plastificanti che esercita sia all’interno della preparato che sulla superficie epidermica.
Fino al 5% ha la capacità di legare l’acqua evitando che il prodotto si disidrati al variare delle condizioni di umidità relativa dell’ambiente , a dosaggi compresi tra il 5-40% predomina il suo effetto umettante –plastificante sugli strati epidermici , un’azione molto sfruttata nelle crema mani per esempio , oltre queste dosi prevale la sua attività batteriostatica /battericida che trova impiego come veicolo e solvente in estratti idroglicerici di molte piante e in molti preparati destinati all’igiene della cavità orale come colluttori e dentifrici
La glicerina non disidrata le pelle e non è il dosaggio a limitarne il suo utilizzo ma la sua giusta indicazione d’uso e combinazione con altri ingredienti della formula per ottenere di volta in volta cosmetici funzionali.
Autore: Porto Pietro
Bibliografia:
I. Bonadeo: “Prodotti cosmetici” ed. Libreria Cortina 1982
Ferdinando Terranova: Fisiologia dell’idratazione cutanea” ed. Tecniche nuove 2006
Mauro Prevedello:” Cosmetologia , guida visibile” ed. Tecniche nuove 2004