Negli ultimi anni grazie a tecniche estrattive molto sofisticate si sono ottenuti particolari oli vegetale da piante non tipicamente oleaginose. E’ il caso dei semi di Rapunzia (Oenothera biennis), Ribes nero (Ribes nigrum), Borragine (Borago officinalis) e Rosa mosqueta (Rosa rubiginosa)
Questi oli vegetali ricchi in Acidi Grassi Essenziali (EFA) sono diventati di grande interesse sia in campo dietetico che cosmetico in quanto svolgono una triplice funzione nella fisiologia della pelle:
1) strutturale perché rientrano nella composizione delle membrane cellulari dei cheratinociti epidermici che aiutano a rendere più fluide e meno rigide
2) plastica in quanto sono presenti sia in forma libera che come Ceramidi nel materiale cementante
lipidico situato tra i corneociti epidermici
3) biologica in quanto sono precursori delle prostaglandine

L’importanza degli Acidi Grassi Essenziali (EFA) è stata di recente oggetto di numerosi studi biochimici della cute , grazie ai quali si è osservato che , nei tessuti animali, essi sono distribuiti prevalentemente nei fosfolipidi di membrana dove funzionano come serbatoio di riserva. In particolare l’acido Cis Linoleico (CLA Omega 6) e Alfa Linolenico (ALA Omega 3) sono necessari ,tramite reazioni alternate di desaturazione e allungamento , per la sintesi di acidi grassi a catena più lunga che vengono utilizzati dalle cellule per la formazione degli eicosanoidi (Prostaglandine, Trombossani, Leucotrieni, Lipossine ecc) , ormoni locali che modulano varie funzioni cellulari tra cui reazioni infiammatorie e immunologiche. Inoltre nell’epidermide vengono utilizzati per la sintesi di alcune particolari ceramidi , il cemento intercellulare dello strato corneo , e quindi contribuiscono al perfetto funzionamento della barriera cutanea. Le cellule cutanee però non contengono certi enzimi di desaturasi che permettono la formazione di doppi legami insaturi durante l’allungamento delle catene di acidi grassi , Queste sostanze lipidiche non possono essere sintetizzate ex novo ma possono giungere alla cute solo tramite la dieta o tramite applicazioni locali ed è per questo che vengono chiamati cioè Acidi Grassi Essenziali (EFA)

Vi sono diverse ragioni che portano a pensare che gli Acidi Grassi Essenziali (EFA) siano fra i più adatti all’uso cutaneo. Mentre l’acido Cis Linoleico della serie Omega 6 non può essere convertito per via enzimatica dalla pelle in Acido Gamma Linolenico (GLA) , in quanto la pelle non contiene gli enzimi necessari per questi passaggi , la serie Omega 6 rappresentata dall’acido Gamma Linolenico ( GLA) costituisce un reale apporto di Acidi Grassi Essenziali (EFA) che diventa prontamente disponibile a livello cutaneo più efficace dell’acido linoleico
L’uso cutaneo di GLA determina infatti una riduzione della disidratazione , un ritorno alla normale funzione barriera della pelle e una normalizzazione del processo di cheratinizzazione. Si ritiene che i GLA vengano incorporati nella struttura lipidica intercorneocitaria assieme a colesterolo e ceramidi a formare una barriera fisica alle perdite d’acqua dello strato corneo. Solo in una seconda fase si suppone che entrino a costituire la componente polinsatura necessaria alla sintesi biologica delle Ceramidi
I GLA presenti nelle Ceramidi riducono le forze di coesione tra i corneociti dello strato corneo con azione diretta sulla fluidità, plasticità mobilità dei bilayers ceramidici ed incremento nella capacità di ritenzione idrica da parte degli strati lamellari.
La formazione di questo cemento lipidico interconeocitario è di vitale importanza per mantenere l’acqua nell’epidermide e per regolare l’ingresso e l’uscita dalla superficie epidermica
Recenti studi con gruppo di controllo hanno dimostrato che gli EFA sono efficaci nell’eczema atopico. Uno studio condotto su adulti e bambini ha mostrato miglioramenti significativi nel gruppo trattato con olio di Borragine e di Enotera in contrapposizione a quello trattato con placebo. L’effetto sul sollievo dal prurito era particolarmente evidente. Questo studi hanno gettato nuova luce sulla vecchia osservazione che l’eczema atopico si sviluppa frequentemente nei bambini durante il passaggio dall’allattamento materno a quello artificiale (il latte materno contiene GLA mentre quello artificiale no) confermando così la possibilità che alcuni bambini siano incapaci di convertire l’acido linoleico in GLA. Il meccanismo d’azione degli EFA sull’eczema atopico è dubbio. Si sa che i linfociti T soppressori funzionano in maniera difettosa nei pazienti affetti da eczema atopico. Le PGE1 sembrano essere importanti nella regolazione dei linfociti T soppressori ed è perciò possibile che un insufficienza di PGE1 possa essere determinante. In tale caso un incremento della produzione di PGE1 causata da somministrazione di GLA potrebbe essere il meccanismo chiave.
Da ricordare che le Prostaglandine della serie 1, come la PGE1, sono dotate di attività antinfiammatoria, eudermiche ed immunostimolanti ed antagonizzano le PGE2 che hanno invece effetti opposti. Su questi presupposti metabolici si basano molte proprietà terapeutiche ascritte agli oli ricchi di GLA come l’Olio di Borragine , di Enotera e Ribes .

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