Filtri fisici
Per poter vantare una composizione naturale, un solare deve fondare la propria efficacia su uno schermo protettivo composto preferibilmente da filtri minerali , sostanze inerti , fotostabili che, grazie alle piccole particelle minerali di cui sono composti , si comportano esattamente come uno specchio dimostrando una grande efficacia nel ” riflettere” e “diffondere” le radiazioni ultraviolette che invece di raggiungere la superficie cutanea e venire assorbite da quest’ultima, vengono fatte rimbalzare indietro. Questi filtri fisici , a differenza dei filtri chimici di sintesi che possono essere assorbiti dalla pelle entrando in circolo , non sono capaci di superare la barriera cornea e di penetrare attraverso l’epidermide. Restano in loco, non trattengono il calore , non si surriscaldano sotto il bombardamento fotonico a differenza del filtro chimico che invece , assorbendo l’energia di radiazione , la rilascia sotto forma di calore incrementando la sensazione di caldo sulla pelle. Uno studio recentissimo dell’Università dei Ferrara ha dimostrato che filtri minerali se rivestiti ( coating) con sostanze anche di origine naturale , abbattono la foto-tossicità delle forme nano sia del biossido di Titanio che dell’ossido di Zinco. Questo rivestimento annulla la produzione di radicali liberi a carico de filtri , migliorandone la sicurezza d’uso. Inoltre il rivestimento , aumentando le dimensioni nano delle particelle, ne abbassa la potenziale citotossicità e l’eventuale assorbimento da parte degli organismo acquatici.
Filtri solari e ambiente
Nella scelta di un prodotto per la protezione solare dobbiamo anche avere un certo riguardo verso l’ambiente. Non basta che i filtri solari soddisfino i requisiti di sicurezza ed efficacia per la pelle , la scelta di un solare deve rappresentare anche un gesto di responsabilità etica nei confronti del pianeta. Infatti qualsiasi prodotto cosmetico finisce inevitabilmente ad entrare in contatto con l’ambiente in cui viviamo e i filtri chimici ( es. l’ossibenzone) rappresentano agenti fortemente inquinanti capaci di modificare l’equilibrio della fauna e flora marina
Se pensiamo che nelle zone della barriera corallina finiscono in media dalle 10 mila tonnellate di creme solari ogni anno, possiamo solo immaginare le alterazioni genetiche del sistema riproduttivo che molte specie marine subiscono come i coralli. La preferenza va quindi accordata accordata ai solari eco-bio che privilegiano l’uso di materie prime biodegradabili e filtri a basso impatto ambientale come il biossido di titanio e l’ossido di zinco
Protezione UVB
Non occorre un fattore di protezione con numeri esagerati che possono creare l’illusione di essere più protetti, perchè già una protezione con SFF 15 è in grado di bloccare circa il 93% di tutti i raggi UVB in arrivo, con Spf 30 blocca il 97%, con Spf 50 blocca il 98% Non sempre poi la quantità di prodotto solare applicato sulla pelle corrisponde a quella adottata in fase di test per il calcolo dell’SPF che è di 2mg/cm2. Il Solare deve essere applicato in dose abbondante e generosamente sulla pelle per rispettare i tempi di esposizione riportati .Mantenendo il dosaggio di 2mg/cm2 una persona di corporatura media dovrebbe spalmarsi quasi 30ml di prodotto su tutto il corpo e più volte al giorno con il risultato che il nostro flacone terminerebbe nel giro di 2 gg .Purtroppo la tendenza è quella di spalmare il prodotto con circa la metà di quella necessaria e questo può creare delle false aspettative sui tempi di esposizione al sole con i rischi connessi. Calcolando poi che la tendenza è quella di dimezzare la quantità applicata, il consiglio è quello di scegliere valori di SPF almeno di 30 se non vogliamo trovarci con la pelle arrossata e invecchiata precocemente.
Protezione UVA
Nella scelta del solare più adatto al nostro tipo di pelle , oltre al fattore SPF è bene che la protezione sia diretta non solo contro gli UVB che causano scottature ma anche nei confronti degli UVA che sono i responsabili di invecchiamento prematuro e danni alla pelle.In virtù delle sue proprietà schermanti nei confronti del UVA , il Gamma orizanolo può rientrare in associazione ai filtri fisici nella formulazione delle creme solari . E’ costituito da una miscela di esteri dell’acido ferulico con alcoli triterpenici. Grazie a questa conformazione chimica , il Gamma orizanolo presenta una attività “radical scavenger” in grado di contrastare il danno generato dai fotoni sui fosfolipidi delle membrane cellulari proteggendo così la pelle dallo stress ossidativo e dal foto invecchiamento
La nostra linea solare alla Carota
grazie alla presenza di soli filtri fisici ( minerali) che riflettono la radiazione solare senza modificarsi e di Gamma orizanolo, è in grado di proteggere la pelle dagli arrossamenti , ritardare l’invecchiamento della pelle ed evitare la formazione di rughe e di macchie cutanee.
Sole e bimbi
Abbiamo pensato anche alla protezione dei bambini con la linea Baby pasta, Baby zeta I Bimbi sono più sensibili alla luce solare rispetto agli adulti , hanno una pelle più sottile e sensibile, il contenuto di melanina è ridotto al minimo e le loro ghiadoline sebacee non sono ancora attive . Per questo motivo è bene che la loro pelle venga protetta prima di tutto da un abbigliamento adeguato con indumenti protettivi , un cappellino , occhiali da sole ma anche con creme adatte a proteggere la pelle se si espongono al sole in spiaggia, in piscina , in montagna.autore: Porto Pietro
Bibliografia:
J.Spitz ;” Il sole che guarisce” ed. il punto d’incontro
M.Cagnoni: “Se la pelle parlasse” ed. Tecniche nuove
S.La Badessa: “Filtri solari per proteggere la pelle” ed.l’Erborista 4.4 2021 – Tecniche nuove
E. Perani:”Le frontiere della protezione solare” ed. Kosmetica – giugno 2021 -Tecniche nuove
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