La vitamina C, nota anche come acido L- Ascorbico, può essere presente nei cosmetici sia in forma pura che sotto forma di derivati dallo stesso acido. Il motivo per cui viene utilizzata con poca frequenza nella sua forma pura, deriva dal fatto che l’acido ascorbico si degrada facilmente nel tempo in presenza di ossigeno e di acqua.
E’ per questo che in cosmesi troviamo sempre più spesso i suoi derivati della Vitamina C che sono nell’ordine di frequenza:
L’Ascorbil fosfato di sodio o magnesio
che è la forma stabile di vitamina C . Questo derivato è meno sensibile all’ossidazione rispetto all’acido ascorbico puro e nella pelle viene convertito in acido ascorbico .
L’ Ascorbil palmitato che è un estere della vitamina C con acido palmitico. Questa forma è liposolubile e può penetrare meglio negli strati più esterni della pelle. Tuttavia è meno efficace dell’acido ascorbico puro nella stimolazione del collagene.
L ’Ascorbyl glucoside che è un derivato stabile di vitamina C che viene convertito in facilmente in acido ascorbico nella pelle. Questa forma è considerata più delicata e adatta alle pelli sensibili.
L’ Ascorbyl tetraisopalmitato che è una forma stabile di vitamina C che si ritiene abbia una migliore penetrazione nella pelle rispetto all’acido ascorbico puro. È solubile in olio e può essere utilizzato in prodotti su base oleosa.
Quale è meglio ?
Non c’è una regola che in base al tipo di vitamina C un cosmetico risulti più performante rispetto ad un’altro. L’efficacia può variare a seconda della concentrazione utilizzata, dalla formulazione del prodotto e dalla reattività individuale di ciascuna pelle.
A parità di concentrazione L ascorbico puro è senz’altro quello più efficace ma si altera in presenza della luce e dell’acqua mentre i suoi esteri ascorbilici sono di contro più stabili e più efficaci nel tempo .
È consigliabile iniziare con una concentrazione più bassa di vitamina C (ad esempio intorno al 3-5% ) se si è alle prime armi o si ha la pelle sensibile, e poi gradualmente aumentare la concentrazione se la pelle lo tollera bene fin ad arrivare al 10% e oltre fino al 20 % nella forma liposolubile .
Inoltre, è importante conservare il siero alla vitamina C in un flacone opaco o in una confezione che protegga il prodotto dalla luce e dall’ossidazione, poiché la vitamina C può degradarsi rapidamente quando esposta all’aria e alla luce.
La FORMA COSMETICA
Un’altro dato importante da prendere in considerazione nella scelta di un prodotto a base di Vitamina C è la sua forma cosmetica val a dire come si presenta il nostro cosmetico , se è in polvere, se c’è acqua nella preparazione cosmetica ( siero acquoso o in emulsione) oppure si tratta di un prodotto anidro.
Vitamina C polvere
Esistono delle polveri di acido L- ascorbico vendute da sole, come un prodotto a sé stante, da inserire di volta in volta nel proprio cosmetico preferito miscelando nella mano un po’ di acido ascorbico con il nostro siero (meglio se a base acquosa) proprio prima dell’applicazione. Riuscire a calibrare perfettamente quanto metterne di volta in volta è praticamente impossibile ed è facile sbagliare quando si maneggiano piccole quantità. Questo fa sì che facilmente si possa sovra-dosare la Vitamina C rischiando maggiori rischi di irritazione.
Vitamina C su base acquosa
Sono i sieri e le creme sia sotto forma di gel ( monofasici ) che in emulsione ( sistemi bifasici ) i rappresentanti di questa lista perchè hanno come primo ingrediente l’acqua, ma dato che l’acqua non blocca certo l’ossidazione della Vitamina C, anzi fa proprio il contrario , l’Acido ascorbico viene accompagnato da altri antiossidanti come l’Acido Ferulico, l’Astaxantina, il Tocoferolo ecc. in modo da aiutarlo a mantenersi stabile senza ossidarsi. Ci sono poi le forme stabili della Vitamina C come l’ Ascorbyl fosfato di sodio o magnesio o l’Ascorbyl glucoside, viste prima, che non richiedono uno stabilizzante della vitamina C perchè, essendo esteri, risultano molto stabili in presenza di acqua e ossigeno.
Queste formule sono caratterizzate da un pH basso (di solito 3,5) per far in modo che la vitamina C possa penetrare nella pelle ed essere quindi attiva. Sulla pelle poi rimangono molto leggere e fresche, sono a rapido assorbimento e vanno applicate come primo step della Skincare, o comunque prima di altri cosmetici come le crema da giorno o i solari per esempio .
SIERI e CREME
Vitamina C su base oleosa
Dato che l’acido ascorbico come abbiamo visto, si ossida facilmente a contatto con l’ossigeno (dell’aria o dell’acqua), sono nati cosmetici anidri su base oleosa. In sostituzione dell’Acido ascorbico compare l’Ascorbyl tetraisopalmitato, un estere della vitamina C con acido palmitico. Questa forma è considerata liposolubile, il che significa che può sciogliersi negli oli, penetrare meglio negli strati lipidici della pelle e stimolare la produzione di collagene con inibizione della produzione di melanina. Questa forma di vitamina C può avere effetti positivi sull’aspetto generale della pelle, come il miglioramento dell’elasticità e della luminosità.
Data l’assoluta tollerabilità dell’Ascorbyl tetraisopalmitato si possono formulare cosmetici anidri fino al 20% di Vitamina C .
Buongiorno, se ho capito bene, se si usa la vitamina C su base oleosa si ha l’inibizione della produzione di melanina e quindi non ci si abbronza ?
Non dipende dalla sua solubilità , se in olio o in acqua , ma dalla quantità di Vitamina C presente . Fino al 3-5 % è antiossidante, dal 10% in sù diventa anche schiarente in quanto inibisce la melanogenesi
Tutto molto chiaro e soprattutto utile! Grazie dr. Porto 🙂
“Molti tipi di frutti crescono sull’albero della vita, ma nessuno è così dolce come l’amicizia; come con l’arancio, i suoi fiori e i suoi frutti appaiono, allo stesso tempo, pieni di ristoro per i sensi e per l’anima.”
Lucy