8. Categorie di ingredienti ammesse
Tutti gli ingredienti siano essi naturali o di origine naturale o ausiliari devono ,
oltre che attenersi alla legislazione Europea pertinente relativa ai prodotti
cosmetici, essere conformi ai livelli di biodegradabilità e tossicità espressi
secondo le normative emanate dalla proposta comunitaria europea sulla
biodegradabilità OECD 302A e OECD210,202,203 che riguarda l’impatto in
acqua di fiume per pesci, daphnia(pulce d’acqua) e alghe
8a. Acqua
L’acqua può essere utilizzata senza alcun limite purchè provenga da :
• Acqua di sorgente
• Acqua depurata attraverso resine a scambio ionico
• acqua osmotizzata
• acqua distillata
Nel caso in cui si utlizzi acqua potabile clorurata devono venir rispettati i
limiti di cloro libero stabiliti per legge .
8b. Ingredienti di origine vegetale
Sono ammesse tutte le piante e loro derivati purchè non siano:
• nell’elenco europeo ed internazionale delle specie protette
• a rischio di estinzione ( eco-sostenibile)
• ottenuti dallo sfruttamento minorile o da ingiusti trattamenti delle popolazioni locali (equo-solidale)
• geneticamente modificati
8c. Ingredienti di origine minerali
• Clay ( argilla)
• NaCl ( cloruro di sodio)
• Zinc oxide ( Ossido di Zino)
• Zinc sulphate
• Sodium sulfite
• Sodium Hydroxide
• Potassium Hydroxide
• Sodium bicarbonate
• TiO2 ( Biossido di Titanio)
• MgSo4 ( Solfato di Magnesio)
• Silica ( Silice)
• Silver sulfate (Solfato di Argento)
• Silver chloride (Cloruro d’Argento)
8d. Ingredienti di origine animale
Sono ammessi solo ingredienti che provengono da produzioni
animali senza che il loro ottenimento ne abbia compromesso
il benessere ,comportato la loro sofferenza o la soppressione.
• Mel ( Miele)
• Cera alba ( Cera d’api)
• Propolis extract ( Propoli estratto)
• Real jelly ( Pappa reale)
• Pollen ( Polline)
• Ovum e derivati (Uovo di gallina)
8e. Ingredienti di origine biotecnologica
Sono ammessi ingredienti che provengono da fermentazione batteriche
non OGM e ottenuti su terreni di coltura vegetali
9 . Confezionamento
Per il confezionamento dei prodotti come vasi e flaconi è d’obbligo
utilizzare materiale riciclabile con basso consumo di energia , Non si
possono usare materiali di confezionamento che contengano PVC, resinene
polistireniche .Per le etichette ed astucci sono da preferire materiali
prontamente biodegradabili come la carta e cartone nel quantitativo minimo
indispensabile.Per gli imballi delle confezioni finite vanno utilizzati
materiali prontamente biodegradabili come carta di giornale riciclata o
Materbi , una bio-plastica derivata da materie prime di origine agricola e
proveniente da amido non geneticamente modificato
10. Etichettatura
Gli ingredienti devono essere riportati secondo la terminologia INCI
(International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) in ordine decrescente
Devono essere indicati sia le percentuali di ingredienti provenienti
dall’agricoltura biologica che il totale in percentuale degli ingredienti
naturali e/o di origine naturale
11. Test su animali
Sono vietati tutti i test su animali sia sul prodotto finito che dei singoli
ingredienti del prodotto. L’azienda si impegna a non utilizzare ingredienti
che siano stati testati su animali dopo l’anno 2003 ( Cruelty free)
12. Controlli
Per dare trasparenza alla propria attività il nostro laboratorio ha scelto,
come sistema di controllo e verifica, visite ispettive da parte dei
consumatori che potranno trasformarsi in biocontrollori e accertarsi
dell’adesione e del rispetto al “codice verde” da parte dell’azienda
12a. Tracciabilità
L’azienda durante la fase ispettiva renderà disponibili anche i propri archivi cartacei per la tracciabilità degli ingredienti da agricoltura biologica in fase di acquisto e in fase di utilizzo nei preparati al fine di per dimostrarne l’impiego nelle percentuali dichiarate.
12b. Pratiche di buona fabbricazione
• Sia le materie prime che provengono da coltivazione biologica che i prodotti
cosmetici finiti certificati vengono stoccati in aree separate e differenziate
• La pulizia dei macchinari e degli ambienti di produzione e confezionamento è praticata quotidianamente con l’uso di detergenti e disinfettanti prontamente biodegradabili e non nocivi alla salute come l’aceto, l’alcool denaturato e l’acido lattico
Lista dei Divieti
Non è consentito l’uso dei seguenti conservanti:
Phenoxyethanol ( Fenosietanolo)
Paraben mix (methyl, ethyl e propyl paraben ecc )
Hydroxymethylglycinate , Imidalodinylurea , DMDM hydantoin ecc. (Formaldeide e cessori di formaldeide )
Citrus grandis fruit extract ( estratto di semi di Pompelmo)
Lonicera caprifolium extract ( estratto di fiori di Caprifoglio)
Non è ammesso l’uso dei sali di Alluminio
Nell’ottenimento di estratti non sono ammesi i seguenti solventi di estrazione:
• Glicoli e derivati ( Propylene glicol, Butylene glicol ecc.)
• Mineral oil (Oli minerali)
• Benzen ( Benzene)
• Hexane (Esano)
• Ethylic ether ( Etere etilico)
• Methanol ( Metanolo)
E’ vietato l’uso di detergenti aggressivi e inquinanti per l’ambiente
come la formaldeide, derivati dello iodio, ammoni quaternari .
E’ vietato l’uso della chitina e suoi derivati di origine animale
e glicerina di origine animale,
Sono comprese nei divieti alcune classi di sostanze:
-PEG, PPG derivati
-Siliconi e derivati siliconici
-Polimeri acrilici
-Coloranti d origine sintetica
-Derivati dell’alluminio
Che cosa significa “prodotto certificato”
La maggior parte delle aziende che vogliono darsi trasparenza e farsi riconoscere nella giungla dei prodotti naturali non hanno molta scelta se non quella di aderire a qualche disciplinare privato con la conseguenza che devono sopportare costi aggiuntivi che poi si ripercuotono sulla vendita dei loro prodotti .
I prodotti certificati risultano di conseguenza più cari e maggiorati dai costi sia delle visite ispettive che delle provvigioni che devono essere versate ai vari enti certificatori ogni anno in virtù delle vendite effettuate
Questi soldi che le aziende versano annualmente per la certificazione di prodotto bioecologico vanno ad incidere di molto sul costo finale del cosmetico che spesso viene venduto ad un prezzo alto e poco accessibile alle tasche di molti .
Per evitare questo dispendio di risorse , soldi ed energie abbiamo messo a punto un codice di autodisciplina che deve intendersi come strada alternativa per tutte quelle aziende che vogliono proporsi in modo visibile nel panorama della cosmesi naturale . Con il Codice verde vogliamo dare trasparenza e immagine a queste realtà produttive , farle conoscere nei confronti di un pubblico sempre più desideroso di informazione e che trova difficoltà a distinguere e scegliere un prodotto cosmetico che sia veramente naturale ad un prezzo accessibile e competitivo.
Criteri di scelta:
Chi aderisce a questa iniziativa si è impegnato a rispettare un codice deontologico produttivo e ad adeguare la propria struttura operativa a delle regole che passano attraverso l’accettazione dello standard “Codice verde”
Il Codice verde è stato messo a punto prendendo come riferimento la bozza di certificazione europea e i disciplinari come Ecocert francese Ccpd, Aiab, Soil association ecc. che elenca le aziende che hanno deciso di aderire a questa normativa autocertificandosi e rispettando la normativa qui di seguito riportata:
• Rispetto dell’ambiente
• Utilizzare materie prime naturali o di derivazione naturale secondo i creiteri elencati nella tabella …
• Da coltivazione biologica quando esistente e dove possibile..secondo legge europea ecc…..
• Rispetto dell’ambiente nei cicli produttivi